Le cellule tumorali sono estremamente
resistenti ai meccanismi che dovrebbero indurre la loro morte.
Resistenza che si traduce in una ricomparsa del tumore e in
un'inefficienza dell'azione terapeutica. Un gruppo di giovani
ricercatori, coordinato da Claudio Brancolini, professore di
biologia applicata nel dipartimento di Area medica
dell'Università di Udine, ha scoperto un nuovo meccanismo di
resistenza delle cellule tumorali. Lo rende noto l'ateneo
friulano. Nelle fasi di ricerca Eros Di Giorgio ha dato vita a
una serie di esperimenti che hanno permesso di scoprire un
cortocircuito generato da due geni conosciuti come MEF2D ed
HDAC9. Questo cortocircuito è attivo nelle cellule di
leiomiosarcoma, tumore aggressivo con ancora poche terapie
efficienti disponibili, ed è la causa dell'alterazione dello
stato epigenetico delle cellule. L'epigenetica - ricorda
l'ateneo - controlla il modo in cui vengono utilizzati i geni e
tra i geni alterati dal cortocircuito ci sono quelli che
impediscono la morte delle cellule.
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