"No agli esuberi e contratti di
solidarietà con contestuale riduzione dell'orario distribuita
nell'ambito di tutto il gruppo". E' quanto chiedono al Gruppo
Safilo, i rappresentanti sindacali della provincia di Udine,
Andrea Modotto (Filctem-Cgil), Pasquale Lombardo (Femca Cisl) e
Nello Cum (Uiltec), in seguito all'annuncio del piano di tre
giorni fa dell'ad, Angelo Trocchia, di procedere ad una
riduzione di 700 posti di lavoro. Dalle 7 di questa mattina in
presidio insieme con i 250 dipendenti dello stabilimento di
Martignacco (Udine) - l'80% rappresentato da donne e con una età
media compresa tra i 40 e 50 anni - che al 7 gennaio rischiano
di perdere il posto di lavoro, i sindacati ritengono
"inaccettabile la rinuncia a un sito che vanta livelli altissimi
di efficienza e macchinari all'avanguardia, segnando la
scomparsa del Friuli dalla mappa del gruppo Safilo, 10 anni dopo
la chiusura dello stabilimento di Precenicco". Atteso per questo
pomeriggio un tavolo nella sede di Confindustria Padova.
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