"Ingiurie sui social; plausi per la morte di cacciatori; sedi imbrattate; appostamenti fissi distrutti; cacciatori, perlopiù anziani, attaccati fisicamente da gruppetti di facinorosi. Ultimo episodio in ordine di tempo - dopo le polemiche per le inaccettabili frasi pronunciate sul mortale incidente in Sardegna - ieri ignoti hanno incendiato due altane, appostamenti, nella Riserva di caccia di Campoformido (Udine)". Lo denuncia Federcaccia nazionale.
In Lombardia sono stati danneggiati una decina di appostamenti tra novembre e dicembre. L'associazione - che chiede un incontro con il ministro dell'Interno e parla di clima di odio e violenza - sottolinea che "l'intensificarsi di atteggiamenti sempre più diffusi di intolleranza nei confronti di una attività che è prevista e regolamentata dalla legge, esercitata da cittadini autorizzati dopo essere stati sottoposti a visite, controlli medici e verifiche di polizia, in modi e tempi stabiliti dalla scienza e dalle istituzioni".
"Dal confronto, anche acceso, sul tema caccia, che rientra nel normale dibattito di qualsiasi società civile, si è passati a un diffuso clima di odio e violenza nei confronti dei cacciatori - denuncia il presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi -. Tutto questo è inaccettabile e non più tollerabile. Come non è più accettabile che violenze, soprusi e atti illegali contro la persona e il patrimonio passino quasi regolarmente sotto silenzio, nell'indifferenza. Invito chi di dovere a vigilare attentamente e a non sottovalutare questa deriva, per evitare che accadano fatti ancora più gravi".
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