Animali ricoverati senza attuare
le procedure di riabilitazione previste e spesso trasferiti dal
Canile di Villotta di Chions (Pordenone), luogo di degenza e
custodia, all'abitazione della proprietaria della struttura,
sottraendoli a possibilità di adozione e violando le normative
sanitarie regionali. In questo modo la donna, 70 anni, di
Arzene, avrebbe lucrato centinaia di migliaia di euro per spese
veterinarie, accudimento degli animali e altro.
A scoprire la truffa, ai danni di 58 Comuni convenzionati tra
Fvg e Veneto, è stata la Squadra Mobile di Pordenone al termine
di ispezioni. La donna è accusata di concorso in truffa ai danni
dello Stato e peculato. La polizia ha scoperto che sarebbero
stati sottratti all'adozione oltre 400 cani. Le ispezioni,
disposte dalla pm Maria Grazia Zaina che ha accolto una
specifica richiesta della polizia, sono avvenute nella sede
legale del "Canile di Villotta di Chions" a Valvasone-Arzene.
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