Sono 29 le ditte a cui è stata
sospesa la produzione, da parte della Prefettura di Pordenone,
in seguito al vaglio delle domande di prosecuzione dell'attività
lavorativa in deroga al Dpcm sulla chiusura delle attività
produttive. La Prefettura ha costituito una Commissione,
composta anche da Camera di Commercio, Regione, Confartigianato,
Unione degli industriali e Comando della Guardia di Finanza, per
verificare la legittimità delle istanze prodotte da ben 546
ditte che non rientravano nei codici Ateco già autorizzati dai
provvedimenti governativi. Le 29 domande sono state bocciate dal
doppio filtro costituito dalle Fiamme Gialle: il primo da parte
del Comandante provinciale, colonnello Stefano Commentucci, che
ha scartato già in Commissione quelle palesemente difformi al
Dpcm; il secondo dai controlli che i militari hanno svolto nelle
aziende successivamente, procedendo con la sospensione
dell'attività dove non sono stati riscontrati i termini in
relazione all'essenzialità della produzione svolta.
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