La diffusione del Covid-19 su scala
globale ha innescato "una recessione pesante, di intensità pari
o superiore a quella del 2008-2009", e lo scenario che si
profila per l'economia del Fvg, già in rallentamento dalla
seconda parte del 2019, è di una contrazione del Pil pari al
7,1% nel 2020, più intensa di quella che si potrebbe registrare
in Italia (-6,5%) e simile al calo che subirebbe il Nord Est
(-7,0%). E' quanto risulta dalle elaborazioni dell'Ufficio
Studi di Confindustria Udine su dati Prometeia aggiornati a metà
aprile 2020.
Tale scenario, puntualizza Confindustria Udine, "già di per
sé molto preoccupante, è condizionato dall'ipotesi che si
provveda ad una progressiva rimozione del blocco produttivo a
partire dall'inizio di maggio. Se così non fosse, la caduta
sarebbe ancora peggiore".
Quanto al 2021, ci si attende un rimbalzo del Pil in FVG del
+3,4%. "Ma più tardi ripartiamo - annotano gli industriali
friulani - più a lungo sarà difficile contenere non solo la
caduta, ma anche la ripresa".
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