In 59 secondi tutto venne giù.
Intorno non c'erano più case ed edifici, ma solo polvere e
devastazione. Era la sera del 6 maggio 1976: alle 21 una scossa
di terremoto di magnitudo 6.5 fece tremare il Friuli provocando
ingenti danni e crolli. Circa mille i morti, 3 mila i feriti. Un
'Orcolat', come lo definisce la gente del posto, che 44 anni fa
mise in ginocchio parte della regione.
Per le disposizioni legate al contenimento del coronavirus,
oggi a Gemona del Friuli si svolgerà una cerimonia in forma
ristretta, con la deposizione di corone, una messa a porte
chiuse e 400 rintocchi di campana per ricordare i 400 morti.
"Sarà una commemorazione silenziosa - scrive il sindaco di
Gemona, Roberto Revelant, su fb - mai vissuta prima. Da quella
terrificante esperienza amministratori e politici hanno
pianificato con successo ricostruzione e sviluppo della
regione".
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