Un appello perché possano tornare
al lavoro il prima possibile o almeno che venga loro indicata
una data per il rientro è stato lanciato dagli informatori
medico scientifici, categoria della quale solo una minoranza -
quella con partita Iva - è stata autorizzata con l'ultimo Dpcm
del 26 aprile scorso, a tornare al lavoro..
In una nota, firmata da Jelena Zilic che parla a nome della
categoria in Fvg, si sottolinea che in regione sono circa 350
sui novemila in Italia, gli informatori scientifici che,
praticamente, non lavorano dalla fine di febbraio.
"E' vero - riporta la nota - chi non è in ferie forzate o in
cassa integrazione, può lavorare da remoto ma questa professione
per sua natura ha bisogno del contatto diretto, face to face,
con il medico". A lungo andare, "la categoria rischia di
trovarsi in grossissime difficoltà, o forse in strada".
Gli informatori medico-scientifici, in lettere inviate ai
vertici istituzionali della regione, chiedono dunque indicazioni
per "ottenere l'autorizzazione a rientrare al lavoro oltre che
la data, e le modalità del rientro, dando la disponibilità ai
fini di rispettare tutte le norme di sicurezza, nonché una
uniformità di regolamentazione"
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