Nel primo trimestre 2020 i volumi di traffico complessivi del porto di Trieste hanno registrato un calo del -5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con 14.300.000 tonnellate di merce movimentata. E' quanto emerge dai dati diffusi dall'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale sullo scalo, che ha risentito degli effetti del coronavirus sulla logistica a livello mondiale.
La contrazione complessiva del primo trimestre 2020, in valore assoluto pari a -811.300 tonnellate movimentate rispetto allo stesso periodo del 2019, è riconducibile per più del 60% al decremento registrato dalla categoria delle rinfuse solide (-82%), dovuta al calo generalizzato del settore dei prodotti metallurgici, minerali e carbone, determinati dalla chiusura delle Ferriera. "Nel quadro generale dell'emergenza in corso si può parlare tutto sommato di un calo fisiologico a cui eravamo preparati e avevamo previsto", osserva il presidente dell'Authority, Zeno D'Agostino. "Nonostante vi sia una perdita in tutte le categorie merceologiche, riscontriamo la crescita nel settore RO-RO e l'attivazione di nuovi servizi intermodali, cifra di un porto resiliente che sta reggendo il contraccolpo".
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