È stata presentata oggi l'unità
mobile donata da Banca Generali alla Croce Rossa Italiana di
Trieste per fronteggiare l'emergenza Covid-19 a Trieste. Il
taglio del nastro si è tenuto questo pomeriggio davanti alla
sede della Croce Rossa di Via Sansovino alla presenza del
Presidente della croce Rossa Trieste, Marisa Pallini, del
Direttore Marketing e Relazioni Esterne di Banca Generali,
Michele Seghizzi, e di tutti i volontari e gli operatori che in
questi ultimi mesi hanno affrontato in prima linea la più grande
sfida che Trieste e l'Italia hanno affrontato dal Secondo
Dopoguerra ad oggi.
Rispetto a un'ambulanza normale, una l'unità mobile donata da
Banca Generali presenta un numero maggiore di dotazioni: monitor
multiparametrico, defibrillatore manuale e semiautomatico,
ventilatore polmonare e una pompa a siringa. Attraverso un fondo
speciale costituito a inizio emergenza, Banca Generali ha donato
alla Croce Rossa italiana 500mila euro per l'acquisto di quattro
Unità mobili di rianimazione. Oltre a questa attiva a Trieste,
altre tre sono state inviate a Monza, Pavia e Bergamo. La Banca
private ha inoltre contribuito con altri cinquecentomila euro al
sostegno delle attività delle strutture sanitarie impegnate
nella lotta a Covid-19.
"Trieste è nel nostro Dna ed è le nostre radici - ha detto
Michele Seghezzi. "Quando c'è stata l'emergenza, Generali - con
fondi messi a disposizione - e noi come Banca Generali, abbiamo
ritenuto che la Croce Rossa fosse il miglior interlocutore per
fare arrivare degli aiuti sul territorio". "Un nostro collega
rimasto vittima nel Pavese - ha poi aggiunto Seghezzi - era
volontario della Croce Rossa, quindi, d'accordo con la sua
famiglia, abbiamo donato a questa organizzazione quattro
ambulanze". L'obiettivo, ha poi concluso, è "dare una mano e
avvicinare il risparmio dei privati all'economia reale".
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