Dopo un secolo di storia chiude il
settimanale della Diocesi di Trieste, Vita Nuova. La decisione
della Diocesi era nell'aria, poi il vescovo della città,
Giampaolo Crepaldi, e il responsabile unico della società della
testata, Alessandro Amodeo, hanno annunciato al direttore don
Paolo Rakic e ai cinque dipendenti, che il numero del 26 giugno
prossimo sarebbe stato l'ultimo.
Come riporta il quotidiano Il Piccolo, che alla notizia dedica
ampio spazio, la decisione sarebbe dovuta a ragioni economiche,
aggravate dalla pandemia, e alla crisi di vendite e abbonamenti.
I dipendenti della testata usufruiranno di 14 settimane di cassa
integrazione.
Vita Nuova è stata fondata nel 1920 e da allora, tranne brevi
intervalli durante la Seconda guerra mondiale a causa della
carenza di carta e il periodo dell'occupazione jugoslava, non ha
mai interrotto le pubblicazioni, come ricorda Il Piccolo, che
cita anche l'episodio del vescovo Eugenio Ravignani, scomparso
di recente, che ne affidò la direzione a una donna, Fabiana
Martini (dal 2000 al 2010), che ha detto di essere "molto
addolorata"
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