Nel 1/o trimestre del 2020, il
numero di nuovi rapporti di lavoro dipendente attivati in
regione nel settore privato, esclusa l'agricoltura, è diminuito
del 25,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (8.858
in meno). Nel solo mese di marzo si registra un vero e proprio
crollo, con un -48,9% (5.700 unità in meno) rispetto allo
stesso mese dell'anno precedente. Lo ha reso noto oggi il
ricercatore dell'Ires Fvg Alessandro Russo, che ha elaborato
dati Inps.
"Questa flessione .- ha spiegato - ha riguardato tutte le
tipologie contrattuali ed è stata particolarmente accentuata per
le assunzioni in somministrazione (-39,1%) e per quelle
stagionali (-33,9%). I contratti a tempo indeterminato e di
apprendistato - ha continuato - mostrano, invece, una dinamica
meno negativa (rispettivamente -9,7% e -13,1%").
L'indagine ha evidenziato che il mese di marzo ha registrato un
vero e proprio crollo dei flussi di assunzione, dimezzatisi
rispetto allo stesso mese del 2019 (-48,9%, 5.700 unità in meno)
per effetto dell'emergenza legata alla pandemia. A registrare i
risultati peggiori sono state le assunzioni stagionali e quelle
con contratti di lavoro intermittente, connesse in prevalenza al
settore turistico (-63,6% e -59,4%), "ed è purtroppo prevedibile
- ha sottolineato Russo - che la dinamica dei mesi successivi
risentirà ancora pesantemente dell'emergenza sanitaria".
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