Ieri la sentenza del Tar del Lazio
e oggi la candidatura alla presidenza di ESPO - European Sea
Ports Organisation, di cui è uno dei due vicepresidenti. Il
provvedimento del Tribunale amministrativo che ha reinsediato di
fatto il presidente dell'Autorità di sistema del mar Adriatico
orientale, Zeno D'Agostino, è stato (casualmente) in prefetta
sincronia con l'Executive Committee dell'organizzazione europea,
che oggi appunto si è riunito per ufficializzare la
presentazione delle candidature.
Con D'Agostino, si è candidata l'altra vicepresidente, la
finlandese Annaleena Makila (Managing Director della Finnish
Port Association).
Le elezioni si svolgeranno a novembre, alla scadenza del biennio
di presidenza, quando dunque decadrà l'irlandese Eamonn O'Reilly
(Chief Executive of the Port of Dublin).
D'Agostino è di nuovo al lavoro dopo la firma ieri sera del
decreto della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, domani
sarà di nuovo nell'ufficio alla Torre del Lloyd.
"Sono tornato giusto in tempo per candidarmi, e non ho sassolini
nelle scarpe - dice D'Agostino all'ANSA rispondendo a una
domanda specifica - Torno a fare quello che facevo prima, se
l'interesse di chi ha fatto denuncia era di indebolire il
sottoscritto, la mossa si è rivelata un boomerang. Dunque di
chiunque si tratti, va ringraziato".
La carica di presidente dell'Autorità portuale dunque non era
inconferibile, secondo il Tar, nonostante fosse già presidente
del Ttp (controllato per il 40% dalla stessa Autorità). Ora,
questa dovrà nominare un nuovo presidente del Trieste Terminal
Passeggeri: "Ci stiamo pensando, vedremo...", annuncia
D'Agostino, che si è dimesso da questa carica dopo la delibera
Anac e non si ricandiderà per una latente incompatibilità
individuata dal Tar.
E il popolo dei portuali? "Li ho sentiti e ci siamo scritti più
volte in questo periodo. 'Siamo pronti a tornare in piazza', mi
hanno detto, erano tutti in apprensione, volevano tirarmi su il
morale. Questa è una storia a lieto fine, fa piacere a me e a
Mario Sommariva (tornato nelle funzioni di Segretario generale)
fare qualcosa che crea lavoro".
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