Dopo la ripresa di contagi in
Friuli Venezia Giulia dei giorni scorsi con un focolaio
registrato a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga,
intende chiedere "al Governo la necessità di provvedere a una
disciplina più restrittiva per gli ingressi in Italia, con
riferimento a quei paesi dell'Est Europa (vicini ai confini del
Fvg) in cui il contagio è in significativa espansione", in
particolare in Serbia e Croazia.
Sabato scorso i nuovi casi positivi di coronavirus erano 8 in
regione, mentre ieri erano zero, ma la preoccupazione rimane.
Per quanto riguarda in particolare il focolaio di Trieste, tutti
i primi tamponi (una sessantina) eseguiti ai contatti dei casi
riscontrati nei giorni scorsi - hanno ribadito il presidente e
il vicepresidente - hanno dato esito negativo. Il tracciamento
si è allargato ulteriormente ad altre persone che hanno avuto un
rapporto di prossimità con le persone infette. "Sulla situazione
- hanno fatto sapere Fedriga e Riccardi - c'è un controllo e un
monitoraggio puntuale dell'Azienda sanitaria universitaria
Giuliano Isontina (Asugi)". Ai cittadini i vertici regionali
ricordano "la necessità di non smettere di osservare quelle
regole di igiene e di distanziamento fisico che sono essenziali
per limitare il contagio".
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