La Regione Friuli Venezia Giulia
si oppone alla manodopera straniera in tre settori della propria
economia - edilizia, trasporti e turistico-alberghiero - su cui
il Ministero del Lavoro aveva quantificato un fabbisogno di
circa 6.000 unità. Il diniego è contenuto in una generalità che
la Giunta regionale, su proposta dell'assessore al Lavoro
Alessia Rosolen, ha approvato oggi.
Il provvedimento prende le mosse dal Decreto flussi del
Governo con il quale il Ministero aveva chiesto alle Regioni
quali fossero i fabbisogni del territorio rispetto alla
possibilità di accogliere lavoratori stranieri in determinate
categorie in cui l'offerta latita. A gennaio la Giunta regionale
aveva già declinato l'offerta, chiarendo che il territorio può
supplire ad eventuali mancanze con risorse locali. Rosolen
evidenzia inoltre come, a distanza di sei mesi, la Regione debba
ribadire la propria posizione ponendo l'accento su una serie di
aggravanti che rendono la richiesta del Governo "irricevibile".
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