Apre al pubblico dal primo agosto
fino al 10 gennaio 2021 al Castello di Gorizia la mostra
"Massimiliano I il fascino del potere", parte integrante del
percorso museale, curata da Marina Bressan e Roberta Calvo.
L'esposizione è dedicata a Massimiliano I, il grande
imperatore precursore di una nuova dimensione della cultura e
della politica in Europa, ma anche erede della Contea di
Gorizia. Un ricordo a distanza di qualche mese dal 500/o anno
dalla morte, dal momento che la città acquistò con la Casa
d'Austria il rango di capitale.
Attraverso materiali originali provenienti da collezioni
private, la mostra evidenzierà il ruolo attivo di Massimiliano
come committente e il suo intervento diretto nei progetti
artistici. Incardinato tra Quattrocento e Cinquecento,
l'imperatore fu anche e soprattutto un maestro nell'arte di
mettersi in scena, servendosi dei mezzi dell'arte, in
particolare della xilografia, di cui aveva intuito le
potenzialità per i costi limitati e tirature importanti per una
diffusione capillare e controllata alla fonte. Una moderna "arma
mediatica" che Massimiliano con l'aiuto dei maestri del tempo
piegò ai propri desideri agiografici per portare la propria
effigie e il racconto di se stesso in ogni angolo dell'impero.
Ne è un esempio il Corteo Trionfale e diverse tavole del
Weisskunig e del Theuerdank, xilografie firmate da Albrecht
Dürer, Hans Burgkmair, Albrecht Altdorfer; incisioni
acquarellate tematizzano gli eventi memorabili della vita
dell'imperatore, il primo matrimonio con Maria di Borgogna e poi
quello con Bianca Maria Sforza, i suoi antenati, le guerre, gli
eventi politici e sociali, il suo esercito, i suoi svaghi
privati fatti di musica, tornei e partite di caccia, una sorta
di "catalogo" di tutto il suo operato, che consentirà al
visitatore di cogliere importanti spaccati sugli usi e fogge
dell'epoca.
Verranno esposti volumi preziosi tra cui il Liber Chronicarum
e il Supplementum supplementi chronicarum, carte di notevole
pregio e rarissime, incisioni e capolavori policromi ed
eleganti, realizzati con stoffe tessute a telaio provenienti
dalle Fiandre, dalla Germania e dalla Boemia, secondo i modelli
dell'epoca.
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