Nella tarda mattinata di oggi, gli
uomini della Squadra Giudiziaria e della Squadra Volante del
Commissariato di Polizia di Muggia, diretti dal Vice Questore
Michele Vecchiet, hanno effettuato una perquisizione locale nel
domicilio di W.V., di 60 anni, residente a Muggia in località
Pisciolon, meccanico, ma di fatto da tempo disoccupato,
rinvenendo un arsenale. Gli agenti hanno sequestrato un ingente
numero di armi da taglio e da sparo, tra queste ultime venivano
sequestrate pistole e fucili ad aria compressa di libera
vendita, le quali erano state minuziosamente modificate,
mediante l'asportazione del tappo rosso prescritto dalle legge,
facendole quindi apparire a tutti gli effetti delle armi da
fuoco funzionanti e ad alto indice di pericolosità. Lo stesso
uomo, già seguito dal servizio di Salute Mentale, dieci anni
prima, era stato arrestato proprio per reati inerenti la
normativa delle armi.
A una segnalazione giunta in Commissariato, è seguita
un'attività investigativa che accertava la fondatezza della
segnalazione stessa. L'uomo aveva anche costruito da solo alcune
armi, nella casetta dove vive con il padre anziano.
Durante l'intervento il sessantenne ha dato in forte
escandescenza, tentando invano di impedire ai poliziotti di
eseguire la perquisizione; ed aveva occultato alla cintola un
coltello da cucina. Due dei poliziotti intervenuti erano
costretti a ricorrere a cure mediche per le lesioni riportate
durante l'operazione di polizia.
W.V. è stato infine arrestato per detenzione di armi
clandestine, munizionamento da guerra, violenza e resistenza a
Pubblico Ufficiale, e chiuso nel carcere Coroneo.
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