"Nonostante ci siano molti
candidati e possiamo aspettarci almeno un vaccino nei primi mesi
del 2021", questo "non sarà disponibile subito per tutti". Sono
le considerazioni di Richard Horton, direttore della rivista
scientifica 'Lancet', espresse nel corso di una conferenza
nell'ambito di Esof2020 a Trieste. "Dobbiamo prenderci la
responsabilità di come agiamo in quanto individui e imparare a
gestire i nostri rischi. I governi non possono risolvere tutti i
problemi", ha aggiunto.
"L'Oms ha fatto un ottimo lavoro" nelle condizioni in cui si è
trovata a operare, ha proseguito Horton, sostenendo che "la
ragione per cui dovremmo essere arrabbiati" è che una pandemia
"era molto prevedibile", anche se "non credo che potesse essere
fermata in Cina", ma solo limitata. "La lezione imparata è che
avevamo bisogno di investire nella prevenzione e avere dei
piani. Una volta proclamata l'epidemia, nessuno ha veramente
reagito fino a marzo", ha sottolineato. A tale proposito, Horton
ritiene che le "accuse all'Oms siano scorrette" perché "ha fatto
il possibile per capire cosa stesse succedendo mentre non
c'erano abbastanza informazioni" e "non avrebbe potuto
dichiarare un'emergenza prima del parere della commissione di
esperti". A differenza dei governi che "hanno agito
singolarmente invece di elaborare un'unica risposta globale",
Horton ha detto di essere "orgoglioso di come la comunità
scientifica ha risposto in maniera coordinata".
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