/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: Giacca, nessuna evidenza che stia cambiando

Coronavirus

Coronavirus: Giacca, nessuna evidenza che stia cambiando

Virulento come all'inizio. Italia lavora bene a ricerca positivi

TRIESTE, 05 settembre 2020, 19:48

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non c'è alcun tipo di evidenza che il virus stia cambiando". Lo ha ribadito il genetista Mauro Giacca, professore al King's College London, a margine di un incontro in tema di coronavirus nell'ambito del Science in the City Festival di ESOF2020 Trieste "C'è un'unica mutazione che si sta diffondendo, ad esempio in Inghilterra, non in italia perché era qui fin dall'inizio, che lo rende più infettivo". All'inizio "quando sembrava che il virus fosse più virulento in realtà era sempre quello di adesso", perché "il numero di persone contagiate era 10-20-30-50 volte più grande di quelle che venivano testate. Ora che abbiamo imparato a fare il tampone in maniera capillare, riusciamo ad andare a prendere anche gli asintomatici". Se "non blocchiamo questi casi subito, si diffonderà di nuovo e torneranno le rianimazioni piene".
    Parlando dell'evoluzione della ricerca, Giacca ha osservato che al termine dell'emergenza "la nostra vita sarà meglio di prima. Ci sarà molto presto, speriamo, un vaccino, farmaci che ci permetteranno di controllare" il covid e "fra un paio d'anni avremo farmaci definitivi specifici". La medicina "è velocissima, non ci si rende conto quanto progresso abbiamo fatto da febbraio. Il problema è che per i bisogni del malato la ricerca e la medicina sono molto lente".
    Sono stati commessi errori nella gestione dell'emergenza? "E' sbagliato parlare di errori, col senno di poi però uno potrebbe prepararsi meglio nel caso di un futuro problema. Sono stato uno dei critici dello stato di polizia che c'era in Italia all'inizio, l'obbligo di stare a casa. Il messaggio giusto era quello di stare distanti. D'altro lato il modo in cui l'italia adesso sta rispondendo ai contagi, la prontezza in cui vengono fatti i test, la capillarità devono essere di esempio per tutto il mondo. Stiamo facendo benissimo", ha concluso.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza