Verdi, il celeberrimo. Paganini,
forse il più amato. E poi Boccherini, tutto da scoprire. In un
vero omaggio all'Italia e alla sua grande musica. Torna in scena
così l'11 settembre, per la prima volta davanti al pubblico dopo
il lockdown, Salvatore Accardo, il violino italiano più celebre
al mondo, 79 anni il prossimo 26 settembre, virtuoso di Paganini
ma con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo,
direttore e fondatore dell'Orchestra da Camera Italiana, unica
formazione al mondo che riunisce allievi ed ex allievi di uno
stesso Maestro, con i suoi ragazzi dell'Accademia Stauffer di
Cremona.
L'occasione è Falesie in musica, rassegna che il borgo di
Portopiccolo, sulla costiera triestina, organizza insieme alla
Società dei Concerti di Trieste e che da luglio a dicembre
presenta un cartellone di undici appuntamenti all'insegna della
grande musica (tra i prossimi, Sara Zoto, Mariechristine Lopez,
Nicoletta Sanzin e Quartetto indaco). Con Accardo sul palco ci
saranno Laura Gorna (violino), Francesco Fiore (viola) e Cecilia
Radic (violoncello).
"Mi sembrava giusto, in questo momento, valorizzare autori
italiani - spiega Accardo -. E' un programma che abbiamo già
presentato e che torneremo ancora a suonare. E' particolare
perché accosta Verdi e Paganini. Verdi, è noto, era un
grandissimo compositore di opere. Ma Paganini, oltre che
violinista, era un grande amante d'opera e non a caso tutte le
sue composizioni hanno sempre un che di molto lirico. Poi c'è
Boccherini, musicista non sufficientemente conosciuto secondo
me". Quanto al ritorno in scena, dice, "ora dovremo capire come
si potranno gestire i concerti con il pubblico. So che molte
Fondazioni hanno dovuto dimezzare gli spettatori. Questo periodo
orrendo - ammette - ha spaventato tutti. Io, poi, ho due
bambine, Ines e Irene. La preoccupazione è ancora maggiore.
Hanno 12 anni e proprio ieri sono tornate a scuola a Milano".
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