Un impianto capace di recuperare
in media oltre 500 chilogrammi di rifiuti plastici l'anno,
comprese microplastiche e microfibre. E' il dispositivo Seabin,
un cestino 'mangia-plastica' che verrà installato il 17
settembre nelle acque marine di Trieste, nell'ambito della nona
tappa della campagna "Le nostre acque" di Coop.
L'iniziativa, organizzata in collaborazione con LifeGate,
prevede 25 installazioni del Seabin nelle acque marine e interne
di tutta Italia. Dopo i dispositivi posizionati a Firenze,
Pescara, Genova, Solcio di Lesa, Livorno, Castiglione della
Pescaia, Milano e Brindisi, la campagna arriva a Trieste.
Secondo l'Ispra, ricorda una nota, nel solo Mediterraneo quasi
50.000 esemplari di pesci di 116 specie diverse hanno ingerito
plastica.
Il Seabin - spiega la nota - è un cestino che galleggia a
pelo d'acqua, e che viene installato nei "punti di accumulo"
dove i venti e correnti marine tendono a far depositare i
detriti galleggianti, riuscendo così a 'catturare' i rifiuti,
dai più grandi fino alle microplastiche, mentre una piccola
pompa espelle l'acqua filtrata. È in grado di lavorare 24 ore su
24, sette giorni su sette, pompa fino a 25.000 litri d'acqua
all'ora e necessita di interventi di svuotamento e pulizia.
L'appuntamento per il 17 settembre è alle 11 presso il Marina
San Giusto di Molo Venezia 1. Sono previsti, tra gli altri, gli
interventi del presidente del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza,
del presidente di Coop Alleanza 3.0, Mario Cifiello, del
presidente di Coop Italia, Marco Pedroni, e del direttore
Scientifico di LifeGate, Simone Molteni.
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