"Infrastrutture, educazione o
education, innovazione e tecnologia". Sono i settori in cui,
secondo il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola,
occorre investire le risorse che l'Unione europea ha messo a
disposizione dell'Italia. Intervenendo a margine di una
manifestazione pubblica, Galateri ha indicato prima di tutto
infrastrutture ed educazione, "perché, come giustamente dice
Mario Draghi, dobbiamo formare i giovani che in futuro dovranno
creare quelle risorse, quel valore che servirà per ripagare i
debiti che stiamo facendo per tenere in piedi il Paese".
"E' un momento difficile - ha quindi aggiunto - ma aver
avuto" un "supporto da parte dell'Europa è un grandissimo
segnale di speranza". "Se potremo vedere una Europa più forte,
più solidale, attraverso una crisi economica come questa sarà
stato un passaggio dolorosissimo ma anche il modo per far
diventare l'Europa quella che tutti sogniamo".
Parlando infine di nuove tecnologie, Galateri ha osservato
che il Covid-19 ha costretto ad "anticipare fatti che sarebbero
comunque avvenuti", come lo sviluppo della "digitalizzazione,
della tecnologia". Tutto questo "è diventata la realtà di oggi e
credo che sarà anche la realtà di domani". Il Coronavirus ha
causato "difficoltà non indifferenti" ma Generali ha dimostrato
di "essere preparata proprio come una realtà che si occupa di
rischio, preparata ad affrontare qualunque rischio". In questo
senso, "nell'arco di un paio di settimane il 90 per cento dei
circa 70mila dipendenti era in smart working e lavorava da casa
continuando a fornire prodotti e servizi".
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