Due cittadini Italiani, di origini
bengalesi, sono stati denunciati per frode in danno del bilancio
nazionale, regionale e locale, dai finanzieri del Comando
provinciale di Gorizia, per aver indebitamente percepito misure
di sostegno erogate da vari enti pubblici nonostante avessero in
realtà trasferito la residenza del loro nucleo familiare, con
tre figli minorenni, nel Regno Unito, da cinque anni.
Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Gorizia,
iniziate nel mese di giugno dello scorso anno, hanno preso avvio
da una segnalazione pervenuta alle Fiamme Gialle dalla Polizia
Locale di Monfalcone. E' così emerso che i coniugi dall'autunno
del 2015 hanno trasferito la residenza nel Regno Unito, senza
provvedere all'iscrizione all'Aire con l'effetto di celare la
perdita dei requisiti alla percezione della pluralità di aiuti
economici e di sostegno erogati da enti pubblici a favore dei
cittadini residenti in stato di bisogno.
L'esame della documentazione bancaria ha confermato che gli
sporadici rientri in Italia avvenivano solo per ritirare la
pensione d'invalidità italiana relativa a un figlio minorenne
nonché altre misure di sostegno, oltre che per effettuare il
disbrigo delle pratiche fiscali e amministrative necessarie a
rinnovare le erogazioni dei benefici sociali.
In totale hanno incassato senza averne titolo circa 60 mila
euro.
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