SUA MAESTA' CAPO IN B - MICOL
BRUSAFERRO, CHIARA GELMINI (WHITE COCAL PRESS 5 EURO). Il "Capo
in B", ossia il "cappuccino", equivalente di un macchiato, in
bicchiere rigorosamente di vetro, è il tipo di caffè più
richiesto a Trieste. Un rituale quotidiano, una tappa
immancabile della giornata di ogni triestino, un'occasione per
una chiacchierata con un amico o semplicemente una scusa per
prendersi una pausa un po' più lunga di un semplice espresso.
Questa tipicità del capoluogo giuliano viene celebrata anche
in un divertente libro dal titolo "Sua maestà Capo in B",
scritto da Micol Brusaferro e illustrato da Chiara Gelmini, per
White Cocal Press.
Il libro accompagna il lettore ad assaggiare virtualmente un
Capo in B in diverse zone della città, tra caffè storici, bar ai
quali i triestini sono affezionati, punti curiosi o particolari
o locali degni di nota. Scopriremo così il rifugio "più basso"
d'Italia, il Premuda in Val Rosandra, il caffè con pasticceria
Mug, lo storico Cremcaffè con il suo nastro trasportatore, i
baracchini di Barcola dove unire tintarella e caffeina,
l'immancabile stabilimento balneare "Pedocin", il Bar Hacca 24
per poter prendere un caffè a qualsiasi ora e altre curiosità.
Non manca ovviamente una sezione dedicata a come si ordina un
caffè a Trieste, che per i "foresti" non è mai una cosa
semplice, persi tra cappuccini più o meno grandi, caffè
macchiati, neri e "cafelate". Ma anche il Capo in B può avere le
sue varianti: "deca" (decaffeinato), "chiaro" con più latte e
meno caffè, "orzo" con caffè d'orzo, o un "Nero in B", un
espresso comunque in bicchiere. E c'è pure la versione baby, la
"schiumetta", per i bambini, giusto per abituarli fin da
piccoli: solo schiuma di latte, alla quale i genitori più arditi
aggiungono un'impercettibile goccia di caffè.
Dalla diffusione dei bar la passione dei triestini per il
caffè non si è mai fermata, e oltre a grandi aziende del settore
sono nati eventi come la fiera Triestespresso Expo, e
addirittura una "Capo in B Championship", competizione
organizzata dall'Associazione Caffè Trieste all'interno del
Trieste Coffee Festival, che ogni anno mette a confronto diversi
baristi della città, per la realizzazione del migliore Capo in B
di Trieste.
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