Testare l'affidabilità dei modelli
"in vitro" di Cardiomiopatia Dilatativa, generati attraverso le
cellule staminali pluripotenti indotte (iPSC), per il loro
utilizzo in vari campi. E' lo scopo di "PANTHER", progetto
della SC Cardiologia di Trieste di Cattinara con Elisa di
Pasquale, ricercatrice del CNR e capo di un laboratorio
dell'Istituto Humanitas di Milano. Il Progetto è parte di una
ricerca sviluppata con il supporto della Fondazione CRTrieste e
la collaborazione con ICGEB, IRCCS Burlo, Istituto di Anatomia
Patologica e Università Colorado Denver Anschutz Medical Campus.
Lo studio durerà 3 anni, si svolgerà tra i laboratori di Trieste
e Milano, e ha ottenuto un finanziamento di 450 mila euro dal
Ministero della Salute.
Per Gianfranco Sinagra, dir. Dipartimento Cardiotoracovascolare
ASUGI ed Università di Trieste, lo studio colmerà un gap
attraverso uno studio di associazione fra dati funzionali /
biologici di modelli in vitro e parametri clinici dei pazienti
ottenuti dal Registro delle Cardiomiopatie di Trieste, uno dei
più grandi database clinici europei, attivo da circa 40 anni e
che include oltre 1480 pazienti".
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