Bar e ristoranti rimangono chiusi
da oggi in Friuli Venezia Giulia, dopo che la regione è passata
da zona 'gialla' ad 'arancione', ovvero a maggior rischio. In
queste ore a Trieste i locali si stanno organizzando per
consentire la vendita da asporto e sono diverse, anche questa
mattina, le persone che passeggiano nel centro città. Fuori
dalle pasticcerie si formano file ordinate in attesa di poter
accedere a turno. Altri si intrattengono nella centrale piazza
Unità o entrano nei negozi, rimasti aperti oggi dopo il ritiro
da parte del governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano
Fedriga, dell'ordinanza 41 che vietava l'apertura nei festivi.
Lungo viale Venti Settembre c'è chi si avvicina all'ingresso
di un bar e chiede un caffè, che viene distribuito rigorosamente
all'esterno. Altri locali, nei pressi di piazza della Borsa, si
stanno organizzando per seguire le nuove disposizioni. "C'è
ancora grande confusione - spiega Anna Daniele titolare di un
bistrot - su quello che si può o non può fare. Ci dobbiamo
riorganizzare ogni giorno" a seconda delle nuove misure. "E'
stato un anno difficile per i locali del centro per mancanza di
turismo e uffici. Noi andiamo avanti e cerchiamo di
sopravvivere".
Tra le altre misure, da oggi non ci si può spostare tra
comuni, se non per comprovati motivi di lavoro, salute e
necessità. Si raccomanda inoltre di evitare spostamenti
all'interno del proprio comune non necessari. In città circolano
diverse auto e qualcuno ha scelto di passare la domenica in
barca, approfittando della bella giornata.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA