L'utilità di vaccinarsi e i 9
punti critici sui Vaccini per SARS CoV2, per una scelta
consapevole. A indicarli è il Direttore del Dip.
Cardiotoracovascolare ASUGI-Università Trieste, Gianfranco
Sinagra il quale ricorda che sono più di 40 i vaccini in fase di
studio clinico, e più di 10 in fase di valutazione di efficacia
in studi clinici di fase 3.
Sono vaccini diversi da quelli utilizzati fino ad oggi che hanno
impiegato virus attenuati o inattivati o componenti virali per
stimolare la risposta immunitaria e produrre anticorpi.
Pfizer/BioNTech e Moderna utilizzano l'RNA messaggero (mRNA) che
sfrutta il processo delle cellule umane per produrre le
proteine, per suscitare una risposta immunitaria.
Il vaccino ChAdOx1 nCoV-19/AZD1222 (Università di Oxford,
AstraZeneca e Serum Institute of India) si basa invece su un
vettore di adenovirus di scimpanzé che esprime la proteina
spike.
I vaccini ad RNA è che possono essere sviluppati in laboratorio
con materiali prontamente disponibili. Si somministrano per via
intramuscolo e in due cicli di iniezioni (Pfizer a distanza di
21 giorni; Moderna di 28) e le persone devono essere
controllate. Il primo è indicato per individui a partire da 16
anni e richiede conservazione e spedizione a -70 °C; mRNA 1273
(Moderna) per individui da 18 e può essere conservato a -20 °C,
(si prevede sia stabile per 30 giorni alla temperatura da 2 a 8
°C).
L'EMA ha autorizzato il commercio condizionato in UE del
Pfizer-BioNTech in persone di almeno 16 anni; è già stato
autorizzato in Usa, Gb, Canada. L'EMA il 6 gennaio concluderà,
se possibile, la valutazione sull'mRNA-1273 di Moderna. Il
vaccino mRNA Pfizer è stato efficace al 95% nel prevenire
COVID-19 a 2 mesi in uno studio clinico randomizzato con più di
40.000 partecipanti. Lo studio ha mostrato una riduzione del 95%
di casi di COVID-19 sintomatici nelle persone che hanno ricevuto
il vaccino (8 casi su 18.198) rispetto a quelle che hanno
ricevuto placebo (162 su 18.325). Lo studio ha anche mostrato
un'efficacia di circa il 95% nei partecipanti a rischio di
COVID-19 grave. Non ci sono sufficienti dati per valutare
l'efficacia del vaccino in persone che hanno già avuto il
COVID-19.
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