"Se 17 Regioni hanno deciso di
posticipare" la riapertura delle scuole secondarie di secondo
grado "non penso siano un gruppo di folli". Lo ha affermato il
presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ai
microfoni di Radio Anch'io.
"Se Germania e Gran Bretagna - ha aggiunto - che non volevano
chiudere le scuole, hanno dovuto farlo, forse qualcuno si pone
il dubbio che non c'è un accordo internazionale contro il
ministro Azzolina. Forse stanno facendo dei ragionamenti
rispetto ai ritorni che hanno dai gruppi che stanno lavorando
sui rischi di contagio".
"Le lezioni in presenza - ha chiarito - sono una cosa diversa
dalla dad ma la situazione contingente adesso è questa".
L'alternativa, ha aggiunto, "è chiudere tutte le attività
produttive: qualcuno me lo dica se vogliamo mettere i ragazzi in
presenza con genitori che non hanno i soldi per portare loro da
mangiare a casa".
Riferendosi poi alla decisione della Toscana di riaprire gli
istituti, ha concluso: "E' legittimo che se il presidente Giani
ritiene che nella sua regione" ci siano buoni dati "provi ad
andare verso le aperture. Penso sia inaccettabile fare la
battaglia tra chi vuole difendere le scuole e aprirle - ha
concluso - e chi è senza cuore e lasciare i ragazzi a casa".
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