Nel 2020 i delitti consumati nella
provincia di Gorizia sono stati complessivamente 3.801 con una
diminuzione di 136 unità (pari al 3,5%) rispetto all'anno
precedente. Si tratta del numero più basso degli ultimi dieci
anni. Il picco era stato raggiunto nel 2012 con 4.931 delitti.
Lo ha reso noto stamani, in conferenza stampa, il Prefetto
Massimo Marchesiello, tracciando il bilancio dell'attività
annuale delle forze dell'ordine isontine, da cui era affiancato.
Nel dettaglio dei reati, quelli contro la persona sono stati 398
(-6,1%), quelli contro l'incolumità pubblica sono stati 377
(-8,3%), e quelli contro il patrimonio 1.817 (-15,3%). Gli altri
reati sono stati complessivamente 1.209 (+26,2%).
Andando ancora di più nello specifico, ci sono state 208 lesioni
dolose e percosse (-13,3%), 164 minacce e ingiurie (+2,5%), 4
incendi, (-50%), 371 danneggiamenti (-7,75), 886 furti (-34,2%,
il picco era stato registrato nel 2013 con ben 2.235 episodi
criminosi specifici), e 849 truffe e frodi informatiche (+15,8%,
nel 2010 erano solo 169). I reati inerenti le sostanze
stupefacenti sono stati 84, in media con l'ultimo decennio,
salvo il 2014, che ne aveva registrati soltanto 30.
Per quanto concerne il rispetto della normativa anti-Covid, sono
state controllate complessamente 159.749 persone, con 1.322
sanzioni per inosservanza delle disposizione di contenimento
della pandemia. Gli esercizi commerciali controllati sono stati
32.820 con con 15 chiusure provvisorie.
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