"Sono stato convocato al tavolo di
Asugi, sono andato ed ho ricevuto alcune richieste, che ho
soddisfatto. Non ho però ricevuto alcuna risposta finora, dunque
siamo in attesa di sapere quando comincerà la campagna vaccinale
alla Sissa". Lo ha detto il direttore della stessa Scuola
superiore, Stefano Ruffo, sottolineando che le altre università
della regione, Trieste e Udine, invece, "sanno già che
cominceranno giovedì prossimo".
Alla Sissa sono 473 le persone che intendono sottoporsi alla
somministrazione del vaccino, con una "massiccia adesione",
visto che la comunità universitaria di via Bonomea
complessivamente conta circa 600 persone. C'è un'altra
differenza, sostanziale rispetto agli altri due atenei: sia
Udine che Trieste possono contare sulle aziende universitarie
ospedaliere che hanno personale medico e infermieristico, a
differenza della Sissa, che dunque, dovrà ricorrere a personale
esterno alla Scuola stessa. Anche a questo è dovuta la
preoccupazione di Ruffo: "Se verrò contattato troppo tardi
dubito di riuscire a organizzare" la campagna in tempo. "Spero
che ci contatteranno nelle prossime ore da Asugi e che venga
indicato dove le 473 persone dovranno andare per essere
vaccinate - ha insistito il direttore - Mi risulta che
l'Università di Trieste abbia 1.300 dosi disponibili e che non
abbia completato le prenotazioni, dunque mi chiedo perché non si
procede a convocare i dipendenti della Sissa, visto che eravamo
tutti allo stesso tavolo Asugi".
L'Ateneo di Udine avrebbe già previsto 700 somministrazioni
nella giornata di giovedì.
Le 473 persone della Sissa comprendono quasi tutti i docenti
e ricercatori, gran parte degli amministrativi, phd, dottorandi
e altri. "E' stato inserito anche personale delle cooperative e
che frequenta regolarmente l'edificio all'insegna
dell'uguaglianza, perché sono lavoratori come noi".
Ruffo ha infine fatto appello, citando l'esperienza
israeliana, a "una campagna vaccinale trasparente ed equanime".
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