Ampliare le conoscenze sui
meccanismi delle
patologie cardiache genetiche e non, per di identificare in
vitro nuovi target farmacologici a beneficio preventivo dei
familiari e dei soggetti a rischio e per uniformare il
trattamento dei pazienti.
È l'obiettivo del registro regionale delle morti cardiache
improvvise, progetto voluto dalla Regione e sostenuto dal
vicegovernatore Fvg con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Il
progetto è promosso da Uco di Medicina legale, Sc Cardiologia di
Asugi e da università di Trieste e coordinato da Asugi e dal
dipartimento di Scienze mediche chirurgiche e della salute. Per
Riccardi, esso "risponde ad una finalità epidemiologica, clinica
e di prevenzione dei rischi per la salute dei cittadini
residenti" in regione. Il Registro sarà gestito all'Istituto di
Medicina Legale Asugi/Università di Trieste, ma collegato con
tutte le realtà clinico-assistenziali regionali.
Per il direttore del dipartimento cardiovascolare dell'
Asugi, Gianfranco Sinagra, il progetto "si pone l'obiettivo di
caratterizzare al meglio le cardiopatie che sono causa di morte
improvvisa extraospedaliera trasformando l'esperienza tragica
della morte inattesa, in particolare con riferimento a soggetti
di età inferiore a 50 anni, in opportunità di vita attraverso la
caratterizzazione delle famiglie e l'eventuale identificazione
precoce dei soggetti a rischio, anche se asintomatici".
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