La situazione pandemica in Fvg
migliora ma occorre mantenere alta l'attenzione e soprattutto
tenere sotto controllo la variante inglese nell'Isontino, che
rappresenta un concreto pericolo, anche per i più giovani. E'
l'analisi politica dell'andamento del Covid in Fvg la settimana
scorsa e le previsioni per quella successiva, fatta all'ANSA dal
Presidente della Regione, Massimiliano Fedriga.
"Il Friuli Venezia Giulia resta in zona gialla grazie a un Rt
sceso da 0,98 a 0,80, il calo del rapporto positivi/tamponi (dal
10% al 7,8%), dei casi riportati alla Protezione civile (da
2.578 a 2.036), dei focolai attivi (da 1.140 a 820), dei nuovi
focolai (da 349 a 268), del tasso di occupazione Covid in area
medica (dal 39% al 31%) e in terapia intensiva (dal 38% al
34%)", ha spiegato il Goevrnatore. Dunque, "i dati positivi ci
confortano ma l'importante ora è mantenere alta l'attenzione per
evitare che la curva dei contagi possa subire nuove impennate".
Rientrano in questo quadro "di capillare e vigile sorveglianza
le misure per ridurre la variante inglese nell'Isontino, perché
il diffondersi di questa forma di Covid rappresenterebbe un
serio rischio per la tenuta del nostro sistema ospedaliero". Si
tratta di un fenomeno che, secondo Fedriga, "non bisogna in
alcun modo sottovalutare" e che "comporta un concreto pericolo,
anche per i più giovani. Quindi pur nella consapevolezza dei
disagi determinati da provvedimenti come la chiusura di una
scuola, occorre mantenere alta la prudenza".
Intanto, "prosegue anche la campagna vaccinale ed è stato
deciso che, a seguito dei problemi di natura burocratica
relativi al diritto alla Privacy emersi nei giorni scorsi, le
prenotazioni per le vaccinazioni volontarie (Astrazeneca) del
personale scolastico avverranno con la procedura già adottata
per gli operatori del sistema sanitario, ovvero contattando - da
martedì 23 febbraio, ndr - i Cup, le farmacie e il call center".
Fedriga ha inoltre ricordato il "primo confronto" avuto con
la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, "nel
quale è stata annunciata la proroga di 30 giorni del divieto di
mobilità tra Regioni in scadenza il 25 febbraio". Incontro che
"si è svolto in un clima di ragionevolezza e ascolto delle
problematiche concordemente sollevate dai presidenti di Regione,
in primis il cambio di passo per accelerare la campagna
vaccinale, per tarare meglio la tempistica della comunicazione
dei nuovi provvedimenti, per coniugare le misure di sicurezza
sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e
sociali".
Nei prossimi giorni, infine, proseguirà l'interlocuzione con
il nuovo Governo per concordare le scelte più opportune per
l'attuazione del sistema di regole per la gestione ed il
contenimento della pandemia in vista dell'adozione del prossimo
Dpcm e per effettuare una valutazione sui criteri.
Occorre soppesare con oggettività quali attività, alcune di
queste chiuse dal mese di ottobre, potranno ripartire, sempre in
un quadro di sicurezza", ha concluso Fedriga.
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