Grande collaborazione dal punto di
vista scientifico e amministrativo tra i tre atenei regionali,
Università di Trieste, di Udine e la Sissa, con la condivisione
di parte della formazione e, per quanto riguarda la ricerca, di
progetti, alcuni dei quali sono stati realizzati, altri in
corso, e nuove iniziative, come, ad esempio, quella riguardante
l'Artificial Intelligence. E' emerso dall'incontro di questa
mattina, svoltosi nell'ambito dell'accordo di programma Unity,
tra i vertici delle tre realtà, i Senati accademici e i Consigli
di amministrazione.
La riunione si è svolta sotto la presidenza della Sissa (è a
rotazione, della durata di un anno) ed era relativa al 2020. Il
coordinamento tra i tre atenei esiste da qualche anno, si
compendia in un tavolo tecnico congiunto - al quale siedono
circa 80 persone - ed era stato sollecitato dalla Regione, anche
con una legge quadro e relativi fondi.
La collaborazione tra i tre atenei comporta una accelerazione
dal punto di vista tecnologico e scientifico e risparmi
economici e finanziari.
Il presidente di turno, Stefano Ruffo, direttore della Sissa,
si è richiamato a una frase utilizzata dal primo ministro Mario
Draghi nel discorso al Senato: "Oggi l'unità non è un'opzione ma
un dovere".
Per quanto riguarda la formazione, Unity prevede la
condivisione di lauree tra Udine e Trieste; la Sissa, che ha
corsi di studio per il solo dottorato, fornisce formazione
avanzata, specialistica, prevalentemente per lauree magistrali.
Per quanto concerne, invece, la ricerca, i progetti sono
realizzati con la formula 'hub and spoke': ogni ateneo coordina
un hub, il 'core' di un progetto, cui gli altri due partecipano.
Così, ad esempio, Udine ha hub Meccatronica, di laboratori di
Cultural heritage e Computer Science; Trieste di laboratori di
Biomedicina, Quantum technologies, di una iniziativa sui Diritti
umani; la Sissa coordina l'hub solo di un progetto, High
performance computer (la macchina Ulisse). Oggi si è parlato
anche del nuovo progetto, Artificial intelligence e Data
scienze, che dovrebbe portare nell'arco di qualche mese,
all'istituzione di un istituto di ricerca specifico. E' stato il
professor Angelo Montanari (Udine) a illustrarlo nel dettaglio.
Il futuro istituto sarà centrato sulla ricerca base ma con
aperture sul mondo applicativo delle aziende. Contatti a livello
regionale e nazionale sarebbero stati già avviati. I relativi
corsi di dottorato sono già cominciati nei tre atenei. Occorrerà
in futuro individuare una sede.
"Ho notato una grande collaborazione a ogni livello - è il
parere di Ruffo - le persone sono molto motivate a lavorare
insieme. La collaborazione tra Udine e Trieste ha già prodotto
risultati da vari punti di vista".
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