Tre cittadini afghani e un
pakistano, di età compresa tra i 23 e i 27 anni, titolari di
permesso di soggiorno per asilo politico e protezione
sussidiaria, gravati da precedenti per reati in materia di
stupefacenti, estorsione, rapina e ricettazione, sono stati
arrestati dagli agenti della Questura di Pordenone al termine di
una violenta aggressione che si è verificata ieri sera in una
zona centrale della città.
I quattro hanno colpito con calci e pugni un uomo di 45 anni,
pordenonese, loro datore di lavoro, in quanto rivendicavano il
pagamento di compensi non ancora corrisposti.
All'atto di procedere all'identificazione delle persone
coinvolte nella lite, il gruppetto ha circondato l'auto della
Polizia sulla quale era stato caricato l'aggredito.
Due giovani hanno cercato di aprire la portiera posteriore della
"Volante", per tirare fuori la loro vittima, danneggiando la
carrozzeria del veicolo.
Vista la situazione, i poliziotti hanno utilizzato lo spray al
peperoncino.
Nel prosieguo degli accertamenti è stato anche accertato come
uno degli aggressori avesse rapinato il cellulare al datore di
lavoro.
I quattro dovranno rispondere, a vario titolo, di rapina,
resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento
aggravato.
L'Ufficio Immigrazione ha avviato le procedure di revoca del
permesso di soggiorno, come disposto dal Questore Marco
Odorisio, "stante la gravità dell'accaduto nel contesto di un
tentativo di linciaggio e violenta ostilità contro gli agenti di
Polizia".
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