"Brusca inversione di tendenza
nella settimana appena conclusa (20/2-26/2), con un marcato
aumento del numero dei nuovi casi, del resto evidente anche in
ambito nazionale. Nella settimana trascorsa si sono rilevati
2.650 nuovi casi (contro i 1778 della settimana 13/2-19/2, con
un balzo del 49%). Il numero di persone testate per la prima
volta sale a 16.958 (contro i 14.843 della settimana
precedente), con un rapporto di casi positivi su casi testati in
aumento al 15,6% (contro il 12% della settimana precedente)". E'
l'analisi scientifica dell'andamento del Covid in Fvg nella
settimana appena conclusa e in previsione di quella a venire,
fatta dal data scientist della Sissa Guido Sanguinetti.
Per il ricercatore, comunque, "il dato Fvg sul rapporto casi
positivi su casi testati è in linea con il dato nazionale (16.3%
per la settimana appena conclusa, anch'esso in forte aumento
rispetto alla settimana precedente)". Invece, "stabile" viene
definita "la pressione sul servizio sanitario, sia in terapia
intensiva con 56 ricoverati (esattamente come il 19/02), sia nei
reparti ordinari con 348 ricoverati a fronte dei 349 il 19/02".
Insomma, per Sanguinetti il Fvg "rimane molto vicino alla soglia
d'allerta per pazienti in terapia intensiva". Un fenomeno
indicato come "tutt'altro che confortante visto il rapido
aumento dei nuovi contagi". Anche il dato dei decessi è definito
"stabile", con "75 decessi registrati nel periodo 20/2-26/2,
contro i 77 registrati la settimana precedente".
In sintesi, si registra un "rapido peggioramento della curva
pandemica in regione, analogo a quello osservato la settimana
precedente in altre regioni". Dato "l'alto livello di
occupazione delle terapie intensive, questo aumento dei contagi
porterà con tutta probabilità ad un altro periodo di forte
pressione sul servizio sanitario, ed a misure restrittive per
contenere l'espansione della pandemia", conclude Sanguinetti.
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