Nonostante la recrudescenza della
pandemia, dopo il rimbalzo dei mesi estivi, l'indicatore della
produzione industriale friulana ha fatto segnare anche nel 4°
quadrimestre 2020 un nuovo incremento, pari al +5,4%, rispetto
al trimestre precedente. E' quanto emerge dalle elaborazioni
dell'Ufficio Studi di Confindustria Udine sui risultati
dell'indagine sul comparto provinciale, resi noti oggi.
Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, rispetto allo stesso
periodo del 2019, la produzione è arretrata dell'1,2%, valore
migliore rispetto a quello rilevato a livello nazionale (-1,9%).
Complessivamente nel 2020 la produzione, dopo le variazioni
positive registrate nel 2017, +3%, e nel 2018, +1,9%, e la
flessione del 2019, -2,5%, ha misurato un calo del -7,2%, pur in
presenza di un recupero nel 2° semestre.Tra gli altri dati
riferiti al 4° trimestre del 2020, anche le vendite hanno
fregistrato un aumento del +4,6% rispetto al terzo, ed un calo
del -1,3% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Nel
dettaglio, a livello settoriale, l'industria meccanica ha fatto
segnare nel terzo e nel quarto trimestre 2020 un rimbalzo
congiunturale (rispettivamente +4,6% e +1,4%) e una flessione
tendenziale più contenuta (-2,9% e -1,3%) rispetto alla prima
parte dell'anno. Rimbalzo congiunturale anche per l'industria
siderurgica, +13,4% nel terzo trimestre e +7,3% nel quarto, pur
con valori tendenziali ancora negativi. Nell'industria del legno
e dei mobili, crescita del +6,6% nel terzo trimestre e del
+3,3% nel quarto. In aumento nell'ultimo trimestre 2020 rispetto
allo stesso periodo del 2019 la produzione nell'industria
alimentare, +5,2%, della carta, +3,9%, chimica, +2,5%, pelli e
cuoio, +3%, gomma e plastica, +0,5%, mentre risulta in calo
l'industria tessile, -15%.
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