Circa duecento persone tra
studenti, genitori e sindacalisti hanno manifestato questa
mattina in piazza Unità per chiedere il ritorno delle lezioni in
presenza e investimenti nel settore della scuola. La
manifestazione si è svolta nella giornata di mobilitazione
nazionale proclamata dai Cobas, alla quale hanno aderito a
livello locale il comitato 'Priorità alla scuola', Unione degli
Studenti, Link e 'Nonunadimeno'.
"Stiamo vedendo che nei fatti non sta cambiando nulla, quindi
servono investimenti seri sulla scuola, sull'edilizia, sugli
organici e su tutti quei fattori che rendono la scuola sicura
anche quando c'è una pandemia", ha affermato Davide Zotti di
Cobas scuola Trieste.
"Chiediamo l'apertura immediata di tutte le scuole soprattutto
dei più piccoli subito dopo Pasqua, ma anche dei ragazzi delle
superiori che non ne possono più", ha spiegato la portavoce di
Pas Trieste, Cristina Gregoris.
Come riferisce sempre Gregoris, oggi il comitato locale
incontrerà il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano
Fedriga, per portare le proprie richieste e ritenendo che ci sia
"bisogno di alleati e non di fare battaglie contro i nostri
politici, anzi vogliamo averli dalla nostra".
Secondo Èmile Frascella di Uds-Trieste, il ritorno delle lezioni
in presenza "sarebbe meglio per tutti gli studenti a una
condizione, che il momento in cui vado a scuola venga sfruttato
per fare lezione e non per verifiche e riempirti di nozioni".
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