"Contiamo di aprire a breve le
attività didattiche in presenza". Lo ha detto il rettore
dell'Università di Trieste Roberto Di Lenarda, inaugurando oggi
in modalità telematica l'Anno accademico 2020-2021.
"Come ateneo - ha aggiunto - abbiamo fatto ogni sforzo
possibile per mantenere in presenza e in sicurezza la didattica
frontale, i tirocini e i laboratori, oltre che l'attività di
ricerca. Lo abbiamo potuto fare anche grazie al supporto di
importanti investimenti ministeriali, consapevoli di investire
sul futuro".
"Non siamo e non saremo - ha puntualizzato Di Lenarda -
un'università telematica, perché siamo convinti che la didattica
non è solo trasmissione unidirezionale del sapere, ma è anche
costruzione del pensiero critico e della cultura di una società
che può avvenire solo attraverso la condivisione e il vivere
esperienze in presenza. La fruizione in remoto è 'un di più' dal
quale non si torna indietro anche per una sana competizione con
le altre istituzione formative in Italia e all'estero. La
didattica online, se integrativa alla didattica in presenza,
consente di superare barriere e di ridurre discriminazioni. Si
tratta di perfezionare gli strumenti di verifica, per evitare
comportamenti opportunistici e percorsi a due velocità". La
strada, ha concluso, "è segnata, anche perché contribuisce a
ridurre l'esclusione sociale di potenziali studenti
universitari".
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