"La pandemia ha aumentato la
consapevolezza dell'importanza della scienza e se c'è
consapevolezza pubblica, questo ricade anche sulla politica e
sui policy maker. Noto spesso comunque che la fiducia nella
scienza è alta e le persone sono consapevoli che gli
investimenti a lungo termine sono necessari". Lo ha detto
all'ANSA Eveline Crone, neuroscienziata dell'Erasmus University
di Rotterdam e vice-Presidente dell'ERC, intervenendo a margine
della Opening Ceremony della SISSA questa mattina con una speech
dal titolo "The European Research Council: Crossing Boundaries".
La Crone ha ricordato che, per quanto riguarda la pandemia, "in
particolare, due beneficiari dei finanziamenti della European
Reseach Council (ERC) sono state figure chiave nello sviluppo di
due dei vaccini. Sono Adrian Hill, che ha contribuito a
sviluppare il vaccino Oxford / AstraZeneca vaccino, che ha vinto
un ERC nel 2011, e di Ugur Sahin, CEO di BioNTech che ha
sviluppato il vaccino mRNA BioNTech / Pfizer, che ha ricevuto un
ERC nel 2018; con Ozlem Tureci, Sahin studia l'mRNA da più di
due decenni". Per la Crone, "questi esempi mostrano l'importanza
fondamentale della libertà di esplorare frontiere della
conoscenza".
Dunque non è un caso se "180 progetti ERC finanziati prima
dell'inizio della pandemia per un valore di oltre 340 milioni di
euro si sono rivelati importanti per combattere il Covid-19", ha
indicato la vicepresidente dell'ERC.
Dopo un anno di negoziazioni con l'EU per il budget da allocare
all'ERC oggi "siamo pronti per spendere i circa 16 miliardi di
euro per il periodo 2021-2027", secondo il programma Horizon
2021-2027, che succede a Horizon 2020. Il programma "è partito
con al prima call, lanciata il 25 febbraio con scadenza 8
aprile. È importante mantenere gli sforzi del Consiglio Europeo
della Ricerca in prospettiva. Nel 2019, la spesa complessiva per
ricerca e sviluppo nell'UE27 è stata di 308 miliardi di euro, di
cui 92 miliardi di euro spesi dai governi dell'Ue", ha concluso.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA