A marzo gli indici dei prezzi al
consumo nella città di Trieste sono aumentati in generale dello
0,4% rispetto a febbraio e dello 0,8% rispetto a marzo 2020. Lo
rende noto l'Ufficio statistica comunale, precisando che gli
indici dei prezzi sono stati elaborati, tenendo conto delle
limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle
normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata
dal Covid-19.
In un mese sono diminuite in particolare le voci
Abbigliamento e calzature (-0,7%), Altri beni e servizi (-0,6%),
Comunicazioni (-0,4%) e Bevande alcoliche e tabacchi (-0,4%). In
aumento invece Trasporti (+2,5%) e Servizi ricettivi e di
ristorazione (+1%).
A livello tendenziale l'aumento maggiore si osserva alla
voce Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,8%); seguono
Servizi sanitari e spese per la salute (+1,6%). Calano invece i
prezzi alle voci Istruzione (-3,5%), Comunicazioni (-2,2%) e
Abbigliamento e calzature (-1,8%).
Per quanto riguarda la città di Udine, a marzo, rispetto a
febbraio, l'indice generale dei prezzi al consumo è aumentato
dello 0,2% e, rispetto a marzo 2020, dello 0,9%. In un mese sono
aumentate in particolare le voci Trasporti (+2,2%) e Abitazione,
acqua, elettricità e combustibili (+0,4%). In calo Altri beni e
servizi (-0,6%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche
(-0,5%) e Comunicazioni (-0,4%). Invariate le voci Istruzione,
Servizi sanitari e spese per la salute, Mobili, articoli e
servizi per la casa.
L'aumento maggiore a livello tendenziale si osserva alle voci
Trasporti (+2,1%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%).
Seguono Ricreazione, spettacoli e cultura (+1,7%), Mobili,
articoli e servizi per la casa (+1,5%), Abitazione, acqua,
elettricità e combustibili (+1,2%), Abbigliamento e calzature
(+1,2%). In calo invece Comunicazioni (-2,2%) e Prodotti
alimentari e bevande analcoliche (-0,3%).
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