"In internet c'è una prateria
sconfinata di possibili illeciti" intesi come truffe e frodi il
cui numero, con la pandemia, è aumentato esponenzialmente "in
tutta Italia e credo anche in tutto il mondo". A sostenerlo in
una intervista all'ANSA è il Procuratore capo di Triste, Antonio
De Nicolo, che sottolinea la grande "scioltezza e faciloneria"
con la quale le persone si espongono a questi reati e mette in
guardia dal fornire dati riservati, invitando a "comportarsi
semplicemente con buon senso". Anche perché le indagini in
questi casi devono spingersi oltre confine per perseguire reati
per i quali non è prevista la misura cautelare prima di una
eventuale condanna, con scarsa probabilità per la vittima di
ottenere una soddisfazione pecuniaria.
"La pandemia ha modificato i nostri comportamenti ma anche
quello di chi vive di reati. Sono diminuiti i furti in
abitazione perché le persone stanno più tempo a casa", ma quei
ladri si convertono a commettere altri reati come le truffe,
indica De Nicolo. Secondo il quale "le persone agendo da casa
propria con il rassicurante telefonino, tablet o computer, non
si rendono conto di interagire con tutto il mondo. Se c'è da
aprire la porta a qualcuno che chiede un favore, pochissimi lo
fanno, ma con scioltezza si apre la porta a internet dove c'è
gente pronta a tutto".
A cadere nella trappola del phishing o di altri sistemi, sono
anche "persone culturalmente evolute o attrezzate le quali non
capiscono che cercando un buon affare vanno su siti diversi da
tradizionali e allettati da proposte incredibili ricevono poi
delle batoste economiche, a volte di decine di euro, a volte
molto significative". Come si può pensare di acquistare "a un
prezzo irrisorio, fuori mercato", un prodotto molto costoso? O
"pensare che chattando con una ragazza bellissima e giovane"
questa voglia scambiare un video con un uomo anziano mentre
entrambi si spogliano? E' chiaro il fine ricattatorio
nell'entrare in possesso di un filmato del genere. "C'è anche il
caso della truffa inversa, ai danni cioè del venditore: questi
viene invitato a inserire la sua card in un bancomat e a
digitare i codici segreti. Come si fa a non capire che è una
azione fatta per spogliare la carta e non per accreditare
denaro?", si chiede De Nicolo. "L'unica arma a disposizione,
dunque, è la prevenzione, non accettare caramelle da
sconosciuti, neanche da internet".
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