Il premio Oscar Nicola Piovani ha
scelto il Teatro Verdi di Trieste per l'esecuzione della sua
prima opera lirica, nelle prossime settimane, dal titolo
"Amorosa presenza". Il musicista ha già iniziato le prove, un
percorso che sarà raccontato da un documentario.
"Amorosa presenza", in due atti, è la storia di due ragazzi
degli anni Settanta innamorati dell'amore, ma caratterizzata
anche da imprevisti e colpi di scena. Per Piovani è un ritorno a
Trieste: nel 2018 ha diretto il concerto "Piovani dirige
Piovani" organizzato dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe
Verdi, insieme al Comune di Trieste.
"Vincenzo Cerami mi parlò del romanzo che stava scrivendo e mi
sembrò un soggetto perfetto per ricavarne un libretto d'Opera.
Avevamo una commissione verbale dal Teatro dell'Opera di Atene e
cominciammo a lavorare serratamente alla scaletta e al libretto
dell'opera. Quando eravamo a circa metà del guado, la
commissione greca si volatilizzò. Bussammo alla porta di qualche
teatro italiano, ma lo facemmo con molta timidezza e troppo
pudore", così Piovani spiega l'ispirazione dell'opera. Dopo anni
il Direttore Generale del Teatro Verdi Antonio Tasca gli ha
proposto di riprendere a Trieste quel progetto: "Ho accettato e
mi ci sono buttato a capofitto con molta euforia, ho
ricominciato a lavorarci con l'aiuto di Graziella e Aisha Cerami
e, grazie al Teatro Verdi di Trieste, al Sovrintendente Stefano
Pace, al Direttore Artistico Paolo Rodda quest'Opera vedrà la
luce durante la prossima stagione". "Speriamo che 'venghi'
bene", risponde, citando Giuseppe Verdi, a chi gli chiede di
questo suo lavoro.
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