"Sono orgoglioso che una mia
mostra segni la ripartenza, ma non nascondo una certa
trepidazione: queste sono settimane decisive per l'andamento di
questa stramaledetta pandemia, per cui spero che la mostra
stabilisca un'assennata possibilità di riprendere a normalità".
Così Milo Manara, tra i principali esponenti del fumetto
italiano, ha commentato l'inaugurazione della mostra "Manara -
Secret Gardens" che il Paff! (Palazzo Arti Fumetto Friuli) di
Pordenone gli ha dedicato. Aprirà domani e sarà visitabile fino
al 15 agosto. "Il fumetto non è arte figurativa, ma una forma
narrativa che utilizza le immagini e le parole per raccontare
una storia. Se nella pittura la cosa più importante è il modo in
cui viene rappresentato il soggetto, nel fumetto invece è
l'identificazione del soggetto ad essere fondamentale. La mostra
di fumetto è speciale perché trasforma per una volta i disegni
dei fumetti, trattandoli come opere di arte figurativa e non
come narrazione. Non andiamo a una mostra per seguire una
storia, ma per godere singolarmente delle immagini". La mostra
propone un'esplorazione inedita dell'eclettismo del fumettista
veronese, mettendo al centro del percorso l'immaginazione
fantastica. In esposizione 90 originali di Manara tra tavole a
fumetti, disegni per la pubblicità, illustrazioni, omaggi,
variant cover per Marvel comics; 3 disegni originali di Federico
Fellini, donati personalmente dal regista a Manara, 4 storyboard
del fumetto da lui stesso schizzati; una lettera autografa e un
layout ad acquerello per "El Gaucho" di Hugo Pratt. Nella
selezione sono presenti anche opere raramente esposte in
passato, come una tavola del suo lavoro sperimentale giovanile
"Alessio il borghese rivoluzionario". Tra le tavole originali,
alcune dei Caravaggio, opera del 2015 in due volumi dedicata al
maestro del barocco raffigurato da Manara con le fattezze
dell'amico e collega Andrea Pazienza.
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