La Domori, 'capofila' del Polo del Gusto (food) presieduto da Riccardo Illy cambia strategia e contiene i danni causati dal Covid: punta su grande distribuzione, e-commerce e mercati esteri e compensa il crollo del canale HORECA. L'Assemblea dei soci ha approvato il 28 aprile il Bilancio 2020 che chiude con una lieve perdita di 306 mila euro (+22 mila euro), Ebitda a 336 mila euro (+ 667 mila) e con un miglioramento della Posizione finanziaria netta che si riduce di quasi 2,3 milioni di euro (è oggi a - 8,1 milioni da -10,388). E' un segnale importante per il mercato, visto anche il minibond da 5mln emesso alla fine dello scorso anno.
'Tiene' anche l'intero Polo del Gusto e soprattutto il primo trimestre 2021 si è chiuso con tutte le aziende a budget, risultato che risveglia un moderato ottimismo nel gruppo triestino. Il Polo del Gusto ha sviluppato nel 2020 un fatturato aggregato per 74,2 milioni di cui l'Italia rappresenta il 24% e il resto è export (di cui 64% EMEA; 7% USA e Canada; 5% resto del mondo). Il numero di dipendenti complessivi è 361.
Nello specifico, Domori, che nel 2020 si è trasformata da Srl in SpA, segna vendite a 11 milioni (+1%), i prodotti Retail sono a 6,7 milioni (+35%) mentre quelli Professionali si sono fermati a 4,2 milioni (-28%). Molto bene l'estero (15%) e ancora meglio l'e-commerce (+65%).
Diversificata la situazione dei marchi distribuiti (dalla stessa Domori): Dammann (tè) si ferma a 1,2 milioni (-36%), Taittinger (champagne) a 2,8 milioni (-5%); ottima performance per Mastrojanni (vini) a 419 mila euro (+152%). Bene anche la controllata inglese Prestat, che chiude a 153 mila euro (+28%); nel 2020 si è concluso l'acquisto con pagamento finale.
Non si è nemmeno fermato l'impegno sociale: Domori è diventata una Società Benefit ed ha avviato l'iter per diventare B-CORP; sono proseguite le donazioni a onlus del territorio (per quasi 80 mila euro), è cominciata una collaborazione con il Gruppo Abele. Infine, ha proseguito il percorso nell'abbattimento degli sprechi e della quantità dei materiali utilizzati.
Domori(R.Illy): Macchione,food ha tenuto, moderato ottimismo (V 'Domori (R.Illy) cambia strategia e contiene...' delle 12:51)TRIESTE "Assolutamente tiene. E' un settore importante quello del food e il posizionamento dei nostri brand ha permesso al Polo del Gusto di tenere in un anno così complicato".
E' il commento di Andrea Macchione, a.d. di Domori e del Polo del Gusto presieduto da Riccardo Illy, sull'andamento del gruppo all'indomani dell'approvazione del bilancio 2020, chiuso con una leggera perdita ma un miglioramento della Posizione finanziaria. Inoltre, "il primo trimestre 2021 si è chiuso molto bene per il Polo del Gusto, con tutte le aziende a budget. Domori chiude assolutamente a budget, come Prestat, dunque siamo moderatamente ottimisti. Non abbiamo certezza dell'andamento delle aperture dei prossimi mesi, sarebbe devastante un eventuale nuovo stop-n-go, ma questo primo trimestre ci fa essere moderatamente ottimisti".
"Il dato importante è che siamo riusciti a ridurre il distacco delle vendite dall'anno precedente. Avevamo registrato in due mesi vendite per meno 50 e meno 60%, poi abbiamo chiuso a meno 4,80, avremmo potuto addirittura colmare il calo se non ci fosse stato il blocco in Italia dall'ultima settimana di ottobre a tutto il mese di novembre", ha spiegato Macchione.
Insomma, "abbiamo trovato un modo per compensare, proteggendo inoltre i brand che soffrivano di più come Dammann con gli hotel chiusi. E poi, all'estero abbiamo avuto una crescita del 15% e sull'ecommerce +65%", conclude Macchione. DO/ S0A QBXB
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