"Penso che ci sia bisogno di
gestire questa operazione in modo straordinario, sia come
strumenti legislativi, finanziari e gestionali. Non si può
inserire tra uno dei tanti temi che ogni amministrazione
comunale o governo ha, ma deve diventare un grande progetto del
Paese". Lo ha auspicato il ministro della Cultura, Dario
Franceschini, riferendosi al rilancio del Porto Vecchio di
Trieste.
Franceschini, in collegamento durante un evento promosso dal
candidato sindaco di centrosinistra Francesco Russo, si è detto
convinto che l'area "farà tornare Trieste a una centralità
straordinaria nel Mediterraneo e nel suo rapporto con l'Europa",
ma per far ciò "si deve uscire dalla logica dei micro-interventi
e ci deve essere una visione che passa attraverso un incrocio di
risorse pubbliche e private", oltre a "un incrocio di competenze
tra istituzioni, in cui il Comune di Trieste sarà centrale, ma
lo Stato non più disimpegnarsi".
"Tra le città che votano, ci sono quelle che hanno imboccato
una strada e devono continuare a crescere su quel percorso e
altre che hanno potenzialità straordinarie per la collocazione
geografica e la storia, che devono recupere questo spirito di
visione". Trieste appartiene a questa secondo categoria e "Russo
già da qualche anno ha capito e investito con una norma
importante sul progetto di Porto Vecchio", ha sottolineato.
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