L'evoluzione dell'istituzione
manicomiale sarà al centro di alcuni incontri in programma
domani a èStoria, Festival Internazionale della Storia di
Gorizia, al via oggi e dedicato al tema della follia, con alcuni
protagonisti del panorama culturale italiano e mondiale che si
interrogheranno sulle molteplici declinazioni della
rappresentazione della malattia mentale tra pittura,
letteratura, teatro e cinema.
Domani, focus sul libro inchiesta "Ci chiamavano matti, voci
dal manicomio 1968-1977", a cura di Anna Maria Bruzzone, oggi
aggiornato da Marica Setaro e Silvia Calamai, un repertorio del
lavoro del riformatore della disciplina psichiatrica in Italia,
Franco Basaglia (1924-1980). Tra gli ospiti Andrew Scull,
storico della psichiatria di fama internazionale, che racconterà
la nascita della contenzione partendo dal Bethlem Royal Hospital
di Londra, uno dei simboli dei manicomi tradizionali. Di "Follia
nell'arte" parlerà il critico e storico dell'arte Vittorio
Sgarbi, lungo un itinerario che toccherà Hyeronimus Bosch,
Caravaggio, Borromini e Van Gogh, mentre lo storico Luigi
Mascilli Migliorini e il saggista Armando Torno si soffermeranno
sulla musica di Beethoven e le guerre napoleoniche. Gli storici
Gianni Oliva e Frances Stonor Saunders rifletteranno sul caso di
Violet Gibson, la donna che nel 1926 tentò di assassinare
Mussolini, poi rinchiusa in un ospedale psichiatrico irlandese.
Tra gli altri ospiti i filosofi Jean- Francois Bert e Pier Aldo
Rovatti che interverranno sulle innovazioni concettuali e
storiografiche introdotte da Michel Foucault.
Proseguirà domani anche èStoria Film Festival, rassegna di
proiezioni nata in collaborazione con l'Associazione Palazzo del
Cinema - Hiša Filma. In programma opere di Peter Brook, Boris
Lehman, Peter Jackson.
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