Green pass: corteo con 7mila in piazza Unità a Trieste Ha deviato da percorso originario
TRIESTE - Avrebbe dovuto fermarsi in piazza Venezia, invece il corteo promosso dal Coordinamento no green Trieste ha deviato dal percorso indicato ed ha raggiunto piazza Unità d'Italia. Partito alle 17 da piazza San Giacomo con 1.500 persone, il corteo è andato progressivamente aumentando per numero di partecipanti fino a giungere a circa 7mila persone quando è giunto nella parte bassa della città, un paio di ore più tardi.
Sfilando per le strade del centro, il corteo è anche passato nei pressi del Varco 4 del Porto, dove si è concentrata la protesta nei giorni scorsi, senza però creare disagi. L'area, comunque, è fortemente presidiata dalle forze dell'ordine.
In molti stanno lasciando la piazza mentre qualcuno resta a presidiare. Tra i partecipanti alla manifestazione ci sono anche Stefano Puzzer del neo movimento "La gente come noi - FVG" assieme ad alcuni portuali, e Ugo Rossi, leader del movimento no vax 3V. Oggi si è riunito il Consiglio dei ministri e la piazza attende una risposta alla richiesta di ritiro dell'obbligo di green pass, formulata al ministro Patuanelli sabato scorso.
Sono almeno 1.500 le persone - ma il numero è in aumento - partite in corteo da piazza San Giacomo per una manifestazione di protesta promossa dal Coordinamento no green Trieste, che si concluderà in piazza Venezia. In testa sono esposti due striscioni, tra cui quello dei "ferrovieri contro il green pass". Da un furgone che apre il corteo urlano al microfono: "Siamo per la libera scelta, se vaccinarsi o meno.
Giù le mani dai bambini".
"Non ci fanno andare davanti al varco 4 perché hanno paura di noi - continuano -. Vogliamo salute e libertà. No green pass". E ancora, "te lo diamo noi il movimento ondulatorio". Oggetto delle critiche e di insulti è anche il sindaco, Roberto Dipiazza, "che ha minacciato mostrando il simbolo del fucile ai manifestanti. Te lo diciamo chiaramente: finché l'ultimo lavoratore non tornerà a lavorare, piazza Unità non sarà sgombera".
Altri manifestanti sorreggono cartelli con scritte "quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere". E ancora, "cittadini di sana e robusta Costituzione. No green pass". Tamburi e fischi accompagnano il percorso. Sfilano nel corteo anche metalmeccanici, tassisti, personale della scuola.
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