"Il rischio zona gialla è alle
porte e sarà questo il vero limite alla libertà di espressione.
Se si continua così, allora le manifestazioni si dovranno
organizzare in altro modo". Lo ha detto il prefetto Valerio
Valenti riferendosi all'impennata di contagi dovuta alle
manifestazioni no green pass di queste settimane a Trieste.
Tuttavia, ha precisato Valenti durante una conferenza stampa di
commiato (la settima prossima sarà trasferito a Firenze),
nonostante l'aumento dei contagi, la "libertà di manifestare va
preservata". "Pur essendo d'accordo con chi evoca un possibile
divieto alle manifestazioni perché veicolo di proliferazione
della pandemia, che è un elemento oggettivo, dall'altra parte
però da rappresentante dello Stato dico anche che esiste il
diritto di manifestare, previsto dalla Costituzione e non sarà
quindi di certo un prefetto a dire se una manifestazione si fa o
meno in base alla crescita o decrescita di una pandemia", ha
spiegato Valenti. "Lo deve dire qualcun altro, ma le scene che
abbiamo visto in piazza Unità e al porto sono l'evidenza del
rischio di un propagarsi della pandemia". E ha aggiunto:
"Ringrazio la collettività anche per l'osservanza delle regole
imposte in questi mesi, anche durante i lockdown, quando ci sono
state forti compressioni alle libertà individuali. Tuttavia non
mi spiego come parte di questa stessa comunità osservante ora
sembri completamente avulsa dallo stesso contesto in cui ci
siamo mossi per mesi", ha concluso.
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