I versi commossi
della poesia "Una luce" tratta da "Un'appendice a una
religione", poemetto struggente incentrato sulla forza e l'amore
umile e arcaico della madre, hanno salutato, nel cimitero di
Casarsa (Pordenone), la breve e semplice cerimonia con la quale
il Comune di Casarsa e il Centro studi Pier Paolo Pasolini ogni
anno rendono omaggio al loro figlio illustre nell'anniversario
della sua tragica morte, avvenuta 46 anni fa.
"Perché è bene ricordare Pasolini sempre attraverso le sue
parole - ha affermato la sindaca Lavinia Clarotto - capaci di
toccare la nostra anima". Le ha fatto eco la presidente del
Centro studi Flavia Leonarduzzi: "Dobbiamo far sentire la sua
voce per far capire quanto è vivo e attuale ciò che pensava e
come Centro studi continuare a indagare e divulgare il suo
pensiero", come accadrà venerdì 5 e sabato 6 attraverso
l'annuale convegno di studi pasoliniano incentrato quest'anno
sull'influenza che ha avuto Gramsci sull'opera di Pasolini.
Clarotto e Leonarduzzi hanno deposto un mazzo di fiori sulla
tomba di Pasolini, situata accanto a quella dell'amatissima
madre Susanna, ricoperte più di sempre di fiori e lumini.
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