"Noi la chiamiamo pandemia, ma in
realtà è una sindemia, un termine nuovo che sta a dire che ci
troviamo di fronte a una situazione dove ci sono interazioni,
tra elementi biologici e sociali, che alterano e modificano
continuamente gli stati e le condizioni di salute e che possono
incrementare la suscettibilità delle persone a possibili danni o
anche peggiorare il loro stato di salute". Lo ha detto oggi il
presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro,
intervenendo alla cerimonia 'd'apertura dell'anno accademico
dell'Università di Udine, dove è docente di Igiene e Medicina
preventiva.
"E' proprio questa interazione che ci lascia un insegnamento
importantissimo per il presente e per il futuro - ha aggiunto
Brusaferro - così come abbiamo visto che la salute e il
benessere del singolo e della comunità sono inscindibilmente
collegati, e ogni scelta individuale impatta anche su quella
della comunità e viceversa. Inoltre salute, benessere e la
crescita economica sono strettamente legati". Un dato che si
conosceva da tempo, ha evidenziato il presidente dell'Iss, "ma
una testimonianza recente è la conclusione della presidenza
italiana del G20 quando i ministri dell'Economia e della Salute
si sono trovati assieme per gestire il futuro".
Brusaferro ha poi messo in luce l'elemento 'glocale' della
'sindemia'. "Sappiamo che dobbiamo gestirla nei quartieri, nelle
famiglie, nelle case - ha spiegato - ma sappiamo anche che non
saremo mai completamente al sicuro fino a quando tutto il
pianeta non sarà al sicuro". Infine, sull'adesione alle misure
che servono a contenere la circolazione del virus, Brusaferro ha
sottolineato che "questa ha che fare con la consapevolezza e la
fiducia nel metodo scientifico e nelle istituzioni. Il ruolo in
questo senso della formazione è fondamentale, come quello della
tecnologia e della scienza".
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